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Le due colonne del basket bolognese, Renato Villalta e Marco Calamai, hanno tenuto a battesimo, con la paracadutista paraplegica Laura Rampini, la terza edizione di Happy Hand che è stata presentata nella sede di rappresentanza di Unipol Banca, a Bologna. Villalta e Calamai, col loro background sportivo, sono oggi il punto di riferimento degli storici club della città che nel recente passato era conosciuta come Basket City e che ora è in piena rifondazione. Se per la Virtus il nuovo assetto societario e l’investitura di Villalta nel ruolo di presidente rappresenta una svolta nella tradizione di una pallacanestro vissuta ai massimi livelli, a Calamai si chiede di guidare la rinascita della Fortitudo, due volte campione d’Italia tra il 2000 e il 2005, poi travolta dal noto terremoto societario e destinata, pare, a ricominciare dalla serie C. La presentazione alla stampa di Happy Hand, che da sempre ha nel basket uno tra gli sport di riferimento, è stata anche l’occasione per riunire i carismatici rappresentanti delle due società e fare con loro il punto della situazione. Ma Villalta e Calamai sono anche campioni di solidarietà e amici di lunga data di Happy Hand, i giochi senza barriere che vedono schierati sullo stesso terreno di confronto agonistico persone disabili e non. Calamai, da oltre 20 anni, porta avanti il progetto Overlimits: è decisamente il precursore dello sport integrato e per questo, di recente, è stato premiato dal presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. Il suo “sistema” di fare pallacanestro per lavorare sul disagio mentale ha fatto scuola. A Happy Hand alcuni dei suoi ragazzi Overlimits giocheranno l’Old Stars Game di sabato 1 Giugno, con campioni veri del calibro di Fucka, Gay, Djordjevic, Pilutti, Morandotti, Iacopini, Della Valle, McNealy solo per citarne alcuni, mentre nella partita che concluderà la 24Ore di Basket Unipol Banca, domenica 2 Giugno, ore 15, (iscrizioni, news e programma anche on line www.happyhand.it) la squadra creata da Calamai sarà integrata dai ragazzi del vivaio Virtus e Fortitudo. La partecipazione a Happy Hand è gratuita e aperta a tutti, con la possibilità di prendere parte ai workshop artistici, alle gare sportive e avvicinarsi nuove discipline. Un grande successo ha riscosso lo scorso anno l’arrampicata sportiva, anche in versione paralimpica (paraclimbing), che sarà riproposta dai tecnici della società PGS Welcome di Bologna sia il sabato, sia la domenica. In contemporanea, nella giornata di Venerdì 31 Maggio, il centro sportivo “Filippetti” di Riale ospiterà una 24 ore di sport curata dall’associazione Mauro’s Boys di Zola Predosa, con impianti aperti e disponibili gratuitamente giorno e notte. All’indomani, Sabato 2 Giugno alle 10, Happy Run, marcia non competitiva, a piedi, carrozzina o handbike, lungo i 6 km della SP26 che separano gli impianti sportivi di Riale e Ponte Rivabella.

La grande novità della terza edizione di Happy Hand sarà la Partita delle Stelle di calcio integrato, in programma sabato 1 Giugno, ore 21, al campo comunale di Ponte Rivabella, ingresso libero, che segnerà anche l’esordio in qualità di “mister” di uno tra i coach più amati e vincenti della pallacanestro italiana: Alberto Bucci. L’allenatore che portò la stella del decimo scudetto alla Virtus Bologna, condita poi da altri due titoli, dovrà battersi contro le strategie di un mister vero, Eugenio Benuzzi, profeta del miracolo Mezzolara, portato a un passo dalla promozione in C2, ora allievo al master di Coverciano e compagno di classe di molti azzurri che vinsero il mondiale 2006.

Per la prima volta al mondo si disputa un match con le caratteristiche della Partita delle Stelle, dove anche la barriera del sesso, oltre a quella della disabilità, è destinata a essere superata, perché maschi e femmine, insieme, concorreranno a formare le squadre. Due portieri chiamati a difendere simultaneamente la stessa porta, uno disabile, l’altro normodotato e cambi volanti come nell’hockey, sono le principali caratteristiche tecniche che differenziano la versione calcistica di Happy Hand, rispetto a quella convenzionale. Hanno aderito alla nostra proposta di gioco del pallone declinato nella versione più inclusiva possibile e ribattezzato per questo InSoccer, la neonata Nazionale Italiana Amputati, le giocatrici del Bologna Calcio Femminile, capitanate da due campionesse e colonne della nazionale quali Daniela Tavalazzi e Cristina Cassanelli (quest’anno bandiera della Lazio), un gruppo di promettenti ragazzi Under 15 e una task force di campioni che hanno scaldato il cuore ai tifosi, a cominciare da Gianluca Pagliuca, 592 presenze in Serie A, terzo nella storia del calcio dietro a due eternauti quali Javier Zanetti e Paolo Maldini, veterano di Happy Hand tra le stelle del basket nell’Old Stars Game di basket. Col portiere azzurro nella finale di Pasadena contro il Brasile ai mondiali Usa 1994, avremo Fabio Bazzani, pure visto battersi egregiamente con i campioni dei canestri, che si è messo a disposizione con la consueta simpatia e disponibilità, Fabrizio Ferron, una carriera infinita a difendere i pali di Milan, Atalanta, Inter, Samp, Verona, Como e Bologna, tre amici dal cuore rossoblù e bolognesi purosangue quali Andrea Tarozzi, Claudio Treggia e Fabio Poli. A rappresentare gli altri sport il campione europeo di nuoto Marco Orsi. Un’occasione storica come questa partita avrà una madrina d’eccezione, Alessia Merz, alla quale sarà affidato anche il compito di presentare al pubblico le squadre.

Anche la nazionale di calcio Amputati, che domenica mattina svolgerà il collegiale di allenamento sullo stesso terreno di gioco agli ordini del Ct Renzo Vergnani, ha le sue stelle. A cominciare da Francesco Messori, il 16enne di Correggio (Reggio Emilia) che con questa squadra ha dato corpo e vita al suo sogno. Francesco è nato senza una gamba, la destra (“sono mancino come Messi” dice, riferendosi al suo idolo che è riuscito a conoscere) e giocando con le stampelle gli era preclusa la possibilità di partecipare a tornei e competizioni come gli amici e coetanei normodotati. Impossibile fino a quando il suo destino si è incrociato con Happy Hand, che nel corso della prima edizione, Giugno 2011, gli ha dato la possibilità di disputare il primo torneo della sua vita, in cui fra l’altro è stato premiato quale miglior giocatore da Fabio Bazzani. Alcuni dei compagni di squadra di Francesco in quella prima partita ufficiale e nelle altre successivamente disputate a Happy Hand, saranno al suo fianco, o se li ritroverà avversari, nella Partita delle Stelle di sabato sera. La Nazionale di calcio Amputati, nata sotto l’egida del Csi, il Centro sportivo italiano, schiera anche Gianni Sasso, il bomber, autore della doppietta che ha permesso agli azzurri di mitigare la sconfitta nella prima uscita ufficiale, lo scorso Aprile, contro la Francia (5-2). Sasso, ischitano, è un campione dalla versatilità straordinaria, perché detiene il primato mondiale di maratona con le stampelle (Amsterdam 4 ore 28’38”) ed è nella nazionale paralimpica di triathlon.