Le parole che usiamo per comunicare possono abbatere muri e creare ponti. Il linguaggio ha un ruolo decisivo per cambiare lo sguardo della società ancora densa di stereotipi e pregiudizi, figli di una cultura basata sul bello, l’apparire, l’efficienza, la competizione. Le strade di San Lazzaro di Savena sono pronte ad accogliere l’edizione numero 12 di Happy Hand. Al centro mettiamo sempre l’essere umano, non una sua peculiarità. Le parole sono contenitori, ci ha insegnato Franco Bomprezzi. Dentro c’è la vita, ci sono le persone, con la loro dignità. Happy Hand è la festa delle persone e le celebra nelle loro infinite caratteristiche, perché, come ricorda Papa Francesco, siamo “tutti differenti, ma con un solo cuore”.