Un libro bellissimo ed esclusivo per sostenere il WTKG
L’intero ricavato dalla vendita dell’opera, disponibile nell’edizione speciale in hardcover, con tiratura limitata e numerata (donazione di € 25), in brossura (donazione di € 18) e in formato PDF (donazione di € 5) , sarà devoluto all’associazione Willy The King Group-WTKG per l’organizzazione di Happy Hand 2024, che avrà luogo i prossimi 31 maggio, 1-2 giugno, al parco della Resistenza di San Lazzaro di Savena (Bologna).
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Giuseppe Garibaldi (1807-1882) è senza dubbio l’italiano più famoso al mondo, la prima vera popstar planetaria. Pensiamo di sapere tutto di lui, eppure c’è un aspetto rimasto molto sotto traccia, per non dire nascosto: la sua disabilità. A tutti gli effetti, infatti, Garibaldi era una persona disabile. Per buona parte della vita ha dovuto fare i conti non solo con le ferite riportate in battaglia, ma soprattutto con una forma particolarmente aggressiva di artrite psoriasica, che ne ha condizionato spesso la mobilità.
Nei monumenti delle nostre città è raffigurato quasi sempre a cavallo, ma nella quotidianità per spostarsi utilizzava carrozza, carrozzina e portantina anche in battaglia, come è accaduto per esempio a Bezzecca (1866), a Digione (1870), o ancor prima quando, nel 1849, pochi mesi dopo il rientro in Italia dalla campagna sudamericana che gli conferì gloria e popolarità mondiale, si recò a votare per la Repubblica Romana trasportato sulle spalle dal fidato luogotenente uruguagio Andrés Aguyar, l’unico garibaldino di colore che lo seguì in Italia.
Perché la sua disabilità è stata nascosta nella rappresentazione iconografica?
Da questo interrogativo è nata l’idea dell’intervista immaginaria al diretto interessato (impersonato dal compianto Mario Paolo Guidetti, recentemente scomparso), andata in scena il 2 giugno 2018, nel corso dell’ottava edizione di Happy Hand, la manifestazione inclusiva organizzata dall’associazione bolognese Willy The King Group-WTKG. Contestualmente illustratori e disegnatori che hanno lasciato un segno a Happy Art, la sezione creativa della rassegna, hanno rappresentato l’Eroe dei due mondi nella versione assai più fedele alla realtà, con la certezza che se oggi Garibaldi fosse ancora tra noi, si batterebbe con tutte le forze per l’affermazione dei diritti delle persone con disabilità.
L’intervista immaginaria ha preso corpo, si è aggiudicata il bando della Mediateca di San Lazzaro di Savena, sviluppandosi in un libro illustrato di 70 pagine, al quale hanno collaborato importanti firme del fumetto nazionale e internazionale quali Giuseppe Palumbo, Vittorio Giardino, Davide Fabbri, Arianna Farricella, Luca Bulgheroni, Vincenzo Bizzarri, Antonio Mirizzi, Marcantonio Bianco e gli studenti dell’ISIA, la scuola di progettazione grafica e comunicazione visiva di Urbino. I testi sono di Lorenzo Sani con impaginazione e layout grafico a cura di Zonamista, di Nicoletta e Nino Pellacani.
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